I casinò online italiani sono sicuri grazie all’ADM

Il settore del gioco d’azzardo è più regolamentato di quel che si pensa e i casinò online devono attenersi a delle regole ben precise. L’Italia non fa eccezione, anzi: è tra i Paesi più controllati e i casinò online italiani spiccano per la loro trasparenza.

 

I casinò online italiani sono fra i più sicuri

Lo Stato italiano è stato uno dei primi in Europa ad avere inserito delle regole specifiche in materia di gioco d’azzardo. Le direttive hanno avuto inizio nel 2012 con il Decreto Balduzzi e sono state poi riviste più volte nel corso degli anni, stringendo la morsa dove necessario.

Ad oggi, è l’ADM (Agenzia delle dogane e dei Monopoli) che si occupa di verificare, controllare e aggiornare tutto ciò che gira attorno al gioco, oltre ovviamente ad avere competenze più generiche sui beni di dogana e monopolio. Ne consegue che tutti i soggetti che operano sul territorio italiano, compresi i casinò online e i siti di recensioni dei migliori casinò, devono attenersi alle linee guida dell’ADM.

L’ente ha l’obiettivo di tutelare le fasce più sensibili della popolazione e proteggere dal pericolo sempre incombente della ludopatia, cioè la dipendenza da gioco. Proprio per questo motivo, vengono stretti in continuazione accordi con varie autorità ed istituti che si occupano del supporto alle persone inclini o già sofferenti di ludopatia.

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I controlli sui casinò all’estero

Gli Stati che per primi hanno riconosciuto la necessità di regolamentare il gioco sono stati Spagna, Regno Unito, Svezia, Francia e Danimarca. Questi Paesi hanno adottate normative simili o uguali a quelle italiane, con qualche eccezione. In Gran Bretagna, ad esempio, le pubblicità ai marchi di gioco sono concesse, purché sia evidente il fine di marketing e i termini delle offerte vengano indicati esplicitamente. Questa regola è imposta dalla United Kingdom Gambling Commissione, l’autorità che controlla gli operatori britannici. Al contrario, in Italia è vietata qualsiasi forma di pubblicità diretta.

In generale, vale il detto “Paese che vai, usanza che trovi”: ogni governo delega la regolamentazione del gioco a uno o più enti, i quali si occupano di dare indicazioni precise e verificarne l’applicazione. Anche secondo l’UE gli Stati membri hanno ampia discrezionalità circa l’approccio da adottare con il gioco d’azzardo e la Commissione Europea si limita a introdurre leggi in base alle problematiche che insorgono con il tempo. Per il resto, resta di rilevanza storica il “Libro Verde”, un testo pubblicato il 24 marzo 2011 che menziona i rischi sociali connessi alla crescita dell’offerta di servizi di gioco d’azzardo on line. Pur non avendo più in vigore, mantiene la sua importanza come raccolta di linee guida per il gioco online.

 

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Copywriter freelance, editor e creator di contenuti online. Laura è appassionata di tutto ciò che riguarda il mondo dell'informazione e della comunicazione digitale, in particolare nel settore della tecnologia, dell'innovazione e dell'intrattenimento.